16 giugno 2011

I hope you choke.

Suck and SUCK!

Due anni or sono si è scoperto che il governo greco aveva accumulato e occultato un deficit pari al quindici percento del pil, politica meglio identificabile come "mossa Craxi". Con quei soldi il governo greco si era comprato il consenso del suo popolo.
Quello stesso popolo che lo ha defenestrato quando i buoi erano purtroppo già scappati dal recinto.
E' da quel lontano 2009 che si sente parlare di default greco o di ristrutturazione del debito. Ad oggi non abbiamo avuto né l'una né l'altra cosa. Il perché si nasconde dietro la solita domanda di Medea: cui prodest?

Fat little parasite.

Due terzi di quel denaro era stato prestato a quel governo vergognoso da banche francesi e tedesche. In caso di default avrebbero perso tutti i loro soldi, in caso di ristrutturazione circa il 20% del loro capitale. Senza banche non si governa, si sà.
La generosa Merkel e il caritatevole Sarkozy sono così corsi immediatamente a dichiarare che, in base ai principi della solidarietà europea e della mutua responsabilità ovviamente, non sarebbe stato possibile abbandonare i poveri risparmiatori greci (noti azionisti di maggioranza delle banche francesi e tedesche) nell'oceano di una ristrutturazione del debito pubblico greco. Grazie alla loro influenza, la Francia e la Germania hanno fatto ottenere un finanziamento di centocinquanta miliardi di euro, presi in parte dalla casse della comunità europea e in parte da quelle del FMI, al nuovo governo di Papandreou in cambio della promessa di una manovra di lacrime e sangue per risanare i conti pubblici.
Alla compassionevole carità franco-tedesca è sfuggito però il fatto che un ulteriore prestito sarebbe stato sostenibile solo se il suo tasso fosse stato legato al tasso di crescita greco. Questa sfortunata dimenticanza portò questi centocinquanta miliardi di euro ad essere prestati ad un tasso maggiore di cinque punti rispetto al tasso medio europeo. Quando estrarre sangue da una rapa è una competenza specifica.

Taken all I can taken all I can, we can take. Taken all you can taken you can, we can take.

Grazie a quella mirabile finanziaria la Grecia ha perso il 6% del pil cadendo nella più profonda recessione del dopoguerra. Il debito pubblico aggravato dagli interessi sul nuovo prestito è aumentato anziché diminuire.
Capirete come la gente greca abbia stentato a capire le ragioni di una tale illuminata politica economica. Grazie a dio la polizia non ha esitato a spiegare pacatamente le regioni solidaristiche che stavano dietro a tali scelte, con manganelli e proiettili di gomma.

Hope this is what you wanted.
Hope this is what you had in mind.
Cuz this is what you're getting.


















Take what you wanted and go.

Arriviamo ai giorni nostri. In questi due anni le banche tedesche e francesi hanno visto rientrare parte dei loro capitali, termineranno le operazioni di rientro nel 2013, appena prima dell'entrata in vigore del nuovo regolamento europeo per la gestione delle crisi finanziarie degli stati membri. Il precedente tentativo di introdurre un regolamento simile era stato affondato in commissione...immaginate da chi? I casi della vita vogliono anche che il regolamento entrerà in vigore poco dopo le elezioni politiche tedesche, nelle quali la caritatevole Merkel spera di raccogliere i frutti del suo seminato.

Got nothing left to give to you.

La Grecia si è ritrovata, in sostanza, nell'impossibilità di fallire o ristrutturare ora, ma con la certezza di fallire nel 2013. I compassionevoli speculatori non si sono fatti pregare per sedersi al banchetto. Ad oggi i titoli pubblici decennali greci sono contrattati ad un tasso di quindici punti superiore alla madia europea, il rating di solvibilità di questi titoli ha subito tredici "deranking" negli ultimi mesi. In queste condizioni ci si è accorti che non sarebbe stato nemmeno possibile arrivare al 2013 così l'asse franco-tedesco ha deciso di somministrare un'altra dose di morfina al malato greco: altri ottanta miliardi di euro dal fondo monetario internazionale e una nuova manovra da trenta miliardi da varare per il governo Papandreou (sempre se non verrà appeso a testa in giù prima firmare l'atto).
Pare che anche questa volta i greci non abbiano preso bene la notizia, incredibile quanto siano ottusi di fronte alla solidarietà...














































Temo che gli sviluppi di questa situazione siano fin troppo scontati. Nel frattempo...

...I hope, I hope, I hope you choke.