17 agosto 2009

Il Sutra del Cuore. Ora che ho perso la vista, ci vedo di più.

Siete ciechi?
No.
Ovvio che no, altrimenti non stareste leggendo questo articolo. Però magari vi manca qualche altro senso. Mio padre ad esempio perse l'uso dell'olfatto, in laboratorio, mentre studiava chimica negli anni sessanta. Non è mai entrato nell'argomento "esattamente come". Per evitare l'imbarazzo non ho mai chiesto. Magari esiste una qualche malattia che priva del gusto, di certo si può perdere l'udito. Per il tatto è più difficile, visto che gran parte della nostra pelle è sensibile, in maniera differente passando da zona a zona, ma tant'è.

K-hole è il termine con cui i giovinastri chiamano lo stato derivante dall'assunzione della ketamina in dosi sub anestetiche.
Se avete avuto una esperienza di K-hole, avrete una vaga idea di cosa vuol dire essere coscienti senza ricevere alcuno stimolo sensoriale. Il mondo come noi lo percepiamo scompare lentamente, fino ad estinguersi nel punto della nostra coscienza. Finchè non c'è più nessuna distanza, nessuna barriera tra noi e il mondo.
Noi siamo il mondo. Il mondo è noi.
I meditatori possono raggiungere uno stato simile con varie tecniche meditative.

(Disclaimer: se vi passa per la testa di fare uso di ketamina dopo aver letto il mio blog, non fatelo. Se lo farete, declino ogni responsabilità per eventuali individui che crederanno di poter parlare con gli alieni creatori del mondo. Per quelli che si faranno investire attraversando l'autostrada dopo essersi urinati addosso. Per quelli che finiranno in coma. Per quelli che inizieranno a predicare come monaci "la nuova verità".)

Ho chiuso uno dei miei ultimi articoli con questa frase: "Senza sensi, di quanta fede avremo bisogno per compiere il prossimo passo?". Volevo mostrare quanto i nostri sensi fossero limitati, nel nostro continuo vagare alla ricerca di risposte. Non avevo ancora ben capito che non sono troppo limitati...forse lo sono troppo poco. Forse sono dannosi.

Hakuin, un monaco zen del diciottesimo secolo, descrive così il bodhisattva Kanjizai, autore del Sutra del Cuore: "Vecchio lurido cieco in una grotta buia". La sua condizione ci sembrerebbe disperata. Chi vorrebbe essere al suo posto, leggendo quello che di lui scrive Hakuin?
Hakuin dal canto suo voleva enfatizzare invece la santità del bodhisattva, considerato una delle guide più autorevoli della storia del buddismo. Un uomo illuminato, che ha già raggiunto la pienezza del Nirvana eppure decide di ritornare sulla terra, mosso da infinita compassione, per aiutare tutti coloro che intendono seguire il cammino dell'illuminazione. A Kanjizai non sarebbe mai più servita la vista, gli sarebbe stata piuttosto di intralcio.

Il Sutra del Cuore è un testo di una poesia e di una intensità quasi irreale. Quando Hakuin Ekaku lo distrugge con il suo commentario avvelenato, lo fa soltanto mosso dalla pietà. Per distruggere anche lo strumento dell'illuminazione. Perchè i nostri occhi non possano più vedere. Perchè i nostri sensi ci abbandonino per sempre.

-La tartaruga sacra cancella con la coda le sue impronte.
Ma come può la coda stessa evitare di lasciare tracce?-


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