5 agosto 2009

E' questione di misura (...di pioggia e ombrelli)

Sono passati ormai una decina di anni, da quando incontrai Hao fuori dall'istituto di economia in via Crescimbeni. Quel giorno pioveva.
Non era la prima volta che incontravo Hao o come lo chiamavano (e suppongo lo chiamino ancora) quasi tutti Mao Tze-Tung, anche se non era Mao Tze-Tung. L'avevo visto girovagare più di una volta per le strade del centro. Vendeva cani che si muovevano con la carica meccanica, braccialetti, accendini, altre cose. Quando pioveva Mao Tze-Tung vendeva ombrelli colorati. Semplicemente i cani sparivano e apparivano gli ombrelli.

Da via Crescimbeni alla mia vecchia casa, che avevo preso in affitto al borgo, sono 15 minuti a piedi, sembrano pochi, non tanto pochi sotto la pioggia battente. Gli ombrelli colorati costavano cinque mila lire, poco più di un pacchetto di sigarette, dire di no mi sembrava stupido.
Lo faccio avvicinare al portone dell'istituto di economia e finanza con un cenno della mano e per non sembrare banale...

-Hei, ma perchè ogni volta che piove tu vendi ombrelli?
Mi guarda senza nessuna particolare espressione, coperto da un ombrello giallo, al braccio penzola una scatola con altri ombrelli chiusi e infilati in preservativi colorati.
-Perchè?
-Non è perchè.
-E' insieme.
Prendo quello nero e gli allungo una carta da cinque.

Durante quella passeggiata di quindici minuti e per parecchi anni non pensai più a quella frase.
La prima volta che mi ritornarono alla mente quelle parole è stato quando, diversi anni dopo quel pomeriggio piovoso, Bart Kosko mi costrinse ad immaginare un cubo al centro del quale sedeva, nella piena posizione del loto, un Budda sorridente, mentre ad ogni spigolo c'era un Aristotele pensieroso.
Avevo incontrato Hao molto tempo prima di capire che il mondo era questione di misura, che la parte contiene l'intero, prima che il paradosso di Zenone si fosse sciolto come neve al sole. Il condizionatore che rinfresca la mia stanza in questo pomeriggio afoso funziona proprio grazie a Bart Kosko, funziona perchè il mondo è questione di misura.
Sono sicuro che Hao avesse tutto questo già chiaro di fronte al portone del dipartimento di economia, sotto la pioggia, coperto da un ombrello giallo. Non avrebbe saputo costruire il mio condizionatore, ma già sapeva perchè (insieme?) avrebbe funzionato.

La scorsa settimana in Italia è stata regolarizzata la prescrizione della pillola rue486.
Il mondo è questione di misura, perchè mai non dovrebbe esserlo l'aborto?
Riesco a immaginare come la penserebbe Kosko in proposito. Mi piacerebbe invece chiedere a Hao cosa ne pensa lui. Non lo farò, probabilmente non lo ritroverei per le vie del centro di Macerata anche cercandolo, è passato troppo tempo. Sarebbe comunque un gran bel modo per chiudere quel cerchio che ho iniziato a disegnare dieci anni fa, di fronte all'istituto di economia.
Quel giorno pioveva e si sa...che piova e che la gente compri ombrelli sono due cose che amano accadere insieme.

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