9 gennaio 2010

Rosarno's blues. Dodici battute in Do di matto.

L'intro strumentale è quella che nessuno ascolta, di solito. Perché ancora mancano due tiri a finire la sigaretta, un sorso di whiskey, prima che inizi il cantato, quelle dodici battute sempre uguali. Che palle il blues, è troppo bello.

Questa volta l'intro però l'hanno sentita, perché suonava di vetri rotti. Perché le bacchette non carezzavano la batteria. Erano bastoni, spranghe, cartelli stradali divelti.

E via con la prima strofa, dodici ottavi. Che è come quattro quarti, solo un po' sghembo. Terzinato, lo chiamano i musicisti. Per gli altri è...così, che non capisco proprio, ma qualcosa mi dice dentro che va bene, che è stato sempre così. Che palle il blues...è troppo bello.

Prima strofa.
E' in Mi incazzo, che non è né il quarto né il quinto grado del Do di matto. Né la dominante, né la sottodominante, per questo suona strana, per questo la gente ascolta. Il Mi incazzo è la libera. La libera non c'è nella teoria musicale, ma c'è a Rosarno, nella prima strofa.

Quando è finita la prima strofa la gente ascolta. A qualcuno è piaciuta, qualcuno non l'ha capita; perchè ci sarebbe dovuta essere una dominante statale, o una sottodominante della 'ndrangheta. Che è questa novità della libera dei negri? Che se ne tornino a casa loro. A suonare la loro musica. Che il blues lo sappiamo suonare meglio noi bianchi, un po' di civiltà, che diamine. Almeno la dignità di morire soffrendo in silenzio. Perchè cantano?

Qualcuno è addirittura spaventato, si chiude in casa. Doppia mandata, che con una sola magari entra il Mi libero o il Do, che si sa, in questi casi è il Do di matto e non sai mai quali accordi ci vanno prima e dopo. Quelli soliti, il Fa comodo o il Si campa meglio con la catena al piede e gli occhi chiusi proprio stonano.

Turnaround... Do-po tornerà tutto a posto, Sol-tanto degli incivili, Fa comodo così...

Seconda strofa.
Oramai le dodici battute le abbiamo capite. Tornano la dominante e la sottodominante. La dominante suona strumentale, sono i colpi di fucile, le ossa rotte. La sottodominante canta invece il solito ritornello, interprete conosciuto, il ministro Maroni. Esemplare compositore della ballata "Forte con i deboli e debole con i forti". Duettando con la 'ndrangheta, chiosa in Mi sono cagato sotto: è colpa dell'immigrazione clandestina (non del caporalato e dello schiavismo).
Baciamo le mani ministro. E votiamo in Fa comodo anche questa volta.

Turnaround... Do-mani saranno messi a tacere, poi ci penserà la ndrangheta, Mi fanno schifo, Fa-te silenzio che c'è Vespa in tv...

Terza strofa.
La suona un musicista fuori dal coro. Roberto Saviano. Suona il mandolino e sempre la stessa canzone. Che palle il blues...è troppo bello: non lasciamoli soli. Chi si rivolta ha coraggio!
Strano accordo. A me sembra un Mi impegno. Ma il coro non coglie la variazione. TG, ore 20: si suona il "Si fa presto a pontificare vivendo all'estero e guadagnando soldi con i libri". Figurarsi, i libri.

Outro strumentale, e qui veramente nessuno ascolta. Perché non ci sono più vetri rotti, non ci sono più grida, non ci sono più ossa spezzate. Si suonano gli approfondimenti, in Mi annoio. I TG in Si stava meglio quando si stava peggio. Fraseggiano i politici in Re nudi.

E' tempo degli ultimi due tiri di sigaretta.

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