28 settembre 2009

Follow the leader...oh wait!

L'altro giorno Obama ha pronunciato il suo primo discorso nell'assemblea delle Nazioni Unite. Qualche anno fa avevo visto un film di fantascienza di serie B, c'era un presidente di colore alla casa bianca. Un presidente negro, mi ero detto, se non è fantascienza questa. La gente sbaglia, a volte.

Oggi Fared Zakaria ha paragonato quel discorso a quello pronunciato da Nixon, all'indomani delle elezioni perse nel 1962 in California. Sono saltato sulla sedia, proprio come voi in questo momento, a vedere i nomi di Nixon e Obama nella stessa frase. Devo ammettere che l'intuizione di Zakaria è dannatamente buona, vorrei averla avuta io. Avete presente? Museo nazionale centro dell'arte Reina Sofia, Madrid, sala rossa. Un gruppo di studenti dell'accademia, terzo anno. Rasta in testa. Moleskine in tasca. "Avrei voluto avercela io l'intuizione di questo...questo qui. Questo Guernica."

Nixon fece un passo indietro in quel discorso, disse che non voleva essere più la scusa per tutto quello che di sbagliato succedeva negli USA, che non si sarebbe più fatto prendere a "pesci in faccia". Aveva perso. Ora toccava agli altri occuparsi dei problemi. Poi fece altri cento passi in avanti, passi che lo hanno portato di fronte al tribunale della storia. Non ne è uscito bene, Nixon.
Ma quel passo indietro non era male, era fermo, aveva un senso.

Non so quanti passi in avanti farà il presidente Obama, per ora ne ha fatto uno indietro, come Nixon. Gli USA non si occuperanno più di tutti quei problemi o presunti tali che gli altri stati possono delegare, mantenendo per loro il lusso di poter criticare. E' incredibile che cosa possa seguire un passo indietro. Ad andare avanti, a seguire il leader sono bravi tutti. Ma se il leader si ferma?

In ordine sparso, il freak show mondiale si presenta così:

Putin ha dichiarato che potrebbe appoggiare sanzioni più dure nei confronti dell'Iran in caso rifiuti di fermare il piano nucleare.

La Cina ha firmato l'inasprimento del trattato di non proliferazioni delle armi nucleari. La sceneggiatura è stata acquistata dal produttore di quel film...quello lì col presidente di colore.

Per stasera, ore 02:30 italiane, è previsto l'intervento di Osama Bin LAden al David Letterman Show. Secondo le indiscrezioni sembra che confesserà di sottoporsi a cinque minuti di waterboarding al giorno, perchè si sente in colpa, per quella storia delle torri. Che sarebbe stato meglio tirare gli aerei su qualche grattacielo israeliano, ma che quelli c'hanno il mossad, mica la cia. Quelli non si fanno fregare come i tordi. Ma lui agli ammeregani ci vuole abbene. Che non facciano così ora. Che continuino a dargli la caccia, perchè se lo merita, lui. Per favore! Che il waterboarding giornaliero mica basta come punizione.

E in tutto questo noi che facciamo?

E per noi, intendo noi italiani. Ammesso che si possa parlare di un popolo o di una nazione, in Italia. Perchè parliamoci chiaro, non siamo troppo abituati a prendere le decisioni, non abbiamo una gran storia di democrazia. Voglio dire, abbiamo avuto un re per una cinquantina d'anni, un duce da seguire col passo dell'oca per altri venti, siamo diventati un protettorato a stelle e strisce per altri cinquanta e ora...beh, ora abbiamo questa cosa qui. Fossi il protagonista di Choke la chiamerei "Barzelletta, che non è il termine esatto. Ma è il primo che mi è venuto in mente."

I cani non hanno problemi a seguire i propri padroni, facendo il passo dell'oca o meno. Se addestrati a dovere possono compiere lavori anche impossibili per i loro addestratori. Cercare esplosivi, feriti sotto cataste di lamine, trainare piccole barche a riva e un sacco di altre cose.
Splendide bestie i cani. Purtroppo tendono a non fare niente senza i propri padroni.
Un cane abbandonato in autostrada finisce, nella migliore delle ipotesi, a vagare alla deriva, capace appena a sopravvivere.

Ora il padrone ha lasciato il guinzaglio, e a dire la verità noi non siamo nemmeno questo granchè come cane. Voglio dire, dipendenti da gazprom di sua maestà Putin, costretti a sottostare all'ospite del gerontocomio beduino libico. Secondo partner commerciale dell'Iran dopo Mosca. Non deve essere un gran pedigree agli occhi dell'uomo che ha reso la fantascienza realtà.

E ora? Che diamine sono quelle luci accecanti che si avvicinano?

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